4 – Le uova alla Soubise

 

7 novembre 1757 – 7 novembre 2023

 

Cari Consoci,

nella giornata di domani, 7 novembre, la cucina del Circolo proporrà, nell’ambito dei normali menù della colazione e del pranzo, sia in sala soci sia in foresteria, la quarta ricetta legata a una ricorrenza storica: le Uova alla Soubise, su cui trovate, a seguire, qualche notizia.

 

Il 1757 è stato un anno decisivo per la storia europea, dato che in molti vi hanno visto l’origine dell’unificazione tedesca intorno alla Prussia di ferro degli Hohenzollern. Fino ad allora, infatti, il giovane regno di Federico II non soltanto era ancora una potenza minore, ma, pur avendola fatta franca dopo la rapina della Slesia dall’eredità di Maria Teresa, era considerato da molti una sorta di Stato canaglia in attesa della giusta retribuzione.

 

Quando, nel 1756, Federico II tentò la sorte per la seconda volta invadendo senza la minima giustificazione il grasso elettorato di Sassonia e unendo contro di sé Francia, Austria e Russia, quindi, non erano molti a scommettere sulla sopravvivenza della sua corona, per quanto virtuale (nessuno dei due precedenti re infatti aveva sentito il bisogno di procurarsene una vera).

 

Nel 1757 tuttavia avvenne un miracolo: prima di affrontare gli Austriaci in Slesia (poi sconfitti nella battaglia di Leuthen nonostante la loro superiorità numerica), infatti, der Alte Fritz doveva sbarrare la strada per Berlino a un esercito Franco-imperale due volte più grande del suo, che colse completamente di sorpresa sbaragliandolo nella celebre giornata di Rossbach, il 7 novembre.

 

Ed è qui che entra in scena il protagonista del nostro racconto: se, da un lato, nessuno può negare che il merito di questo trionfo spetti in larga misura al Fingerspitzengefühl del generale Von Seidlitz, all’impeto dei suoi reggimenti di Karabinier e Cuirassier, alla proverbiale disciplina dei fanti prussiani, infatti, dall’altro lato, tutto questo non sarebbe mai bastato a travolgere l’armata di quella che da oltre un secolo era la più grande potenza europea se il suo comandante avesse preso minimamente sul serio il suo mestiere.

 

La prima preoccupazione di Charles de Rohan, principe di Soubise, nel condurre le armate di Luigi XV (e di Madame de Pompadour alla quale doveva la sua nomina), però, non era battere il nemico e neppure non essere battuto da esso, ma era ridurre al minimo la scomodità della vita militare: sembra, infatti, che, nell’esercito francese che i Prussiani travolsero a Rossbach, anche i semplici tenenti invece di comandare le loro truppe, le accompagnassero in carrozza con seguito di cuochi, lacchè e cortigiane.

 

Se il principe non aveva le qualità guerriere di uno Scipione e neppure di un Lucullo, tuttavia, condivideva con quest’ultimo almeno una profonda attenzione per il buon vivere; e, così, oltre a uno dei più leggiadri Hôtel rococò di Parigi, ha donato alla posterità un bene che nessun prussiano avrebbe mai potuto anche soltanto concepire: le uova alla Soubise.

Cordiali saluti,

 

IL DIRETTORE ALLA CUCINA

Romualdo Richichi